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biorivitalizzazione acido ialuronico
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La Biorivitilizzazione

A cura di Nicolò Rivetti
Medico Dermatologo e Tricologo

Ho sentito molto parlare della biorivitalizzazione al viso e volevo sapere se è adatta anche a chi, come me, ha la pelle del viso molto sensibile.

Cos’è la biorivitalizzazione?

La biorivitalizzazione è un trattamento che, come suggerisce il nome stesso, ha una azione rivitalizzante sulla pelle.

Questa tecnica è fondamentale perché, migliorando le condizioni basali della pelle, potenzia e rende più efficaci gli eventuali trattamenti successivi (ad esempio tossina botulinca e filler).

Come sopra accennato, con il passare del tempo la pelle va incontro ad un invecchiamento biologico, che porta ad un ritardo dei suoi processi di rinnovamento continuo e ad una perdita di elasticità e consistenza, con comparsa di lassità cutanea, riduzione del tono e comparsa di rughe.

Se in giovane età la pelle si rigenera velocemente, in età adulta la rigenerazione rallenta e la pelle diventa più rugosa e asfittica. Questo è dovuto alla riduzione di alcune sostanze essenziali per il benessere della nostra pelle, prima fra tutte l’acido ialuronico.

Durante una seduta di biorivitalizzazione vengono iniettate nella pelle sostanze che vanno ad idratarla in profondità e che stimolano la produzione di elastina e collagene, sostanze fondamentali per la tonicità e l’elasticità cutanea.

La sostanza principe iniettata nella cute durante una seduta di biorivitalizzazione è l’acido ialuronico, ma possono essere iniettate anche altre sostanze dotate di azione stimolante sui tessuti, ad esempio vitamine (A, B3, B5, B6, B12, C, E), sali minerali, aminoacidi e sostanze antiossidanti.

Lo scopo principale della biorivitalizzazione è quello di far fronte al normale invecchiamento della pelle (cronoinvecchiamento), ossia di contrastare la formazione di rughe e di mantenere un corretto tono ed elasticità della pelle. Inoltre questa tecnica può essere utilizzata anche per trattare le cicatrici e per contrastare l’invecchiamento indotto dai raggi UV (fotoivecchiamento)

In cosa consiste la biorivitalizzazione?

Dal punto di vista tecnico, la biorivitalizzazione consiste nell’esecuzione di microiniezioni a livello dermico con aghi molto sottili, che non lasciano alcun segno sulla pelle. La seduta si svolge in ambulatorio e dura non più di venti-trenta minuti, con immediata ripresa dell’attività quotidiana. Sebbene il trattamento sia mini invasivo e poco doloroso, con le sostanze iniettate è possibile somministrare anche una piccola dose di anestetico locale per rendere ancora più tollerabile l’intera procedura.

Il trattamento dura circa un quarto d’ora e, di norma, sono necessarie circa 3 sedute ripetute a distanza di 3 settimane l’una dall’altra per ottenere e consolidare i migliori risultati.

Dopo la seduta potrà essere presente un lieve arrossamento delle sedi trattate ed piccoli gonfiori che si riassorbono nelle ore successive.

La biorivitalizzazione è indicata per le pelli sensibili?

Sì, la biorivitalizzazione è indicata anche per le pelli più sensibili. Poiché le sostanze iniettate durante la biorivitalizzazione sono naturalmente contenute nel nostro organismo, questa tecnica è assolutamente sicura e indicata anche per le pelli sensibili, allergiche e iperreattive.

Se si parla invece di sensibilità al dolore, bisogna considerare che molti prodotti biorivitalizzanti presenti in commercio contengono al loro interno una piccola quantità di lidocaina, un anestetico che minimizza il dolore percepito durante le “punturine”. Nelle persone più sensibili si può inoltre applicare una crema anestetica venti minuti prima della seduta di biorivitalizzazione, per rendere la procedura assolutamente ben tollerata.

Esistono pelli che più comunemente vanno incontro alla formazione di ematomi dopo la biorivitalizzazione. Va considerato che anche nelle persone più “suscettibili” gli ematomi si riassorbono nel giro di qualche giorno e possono essere efficacemente mascherati con il make-up.

 

Esistono effetti collaterali della biorivitalizzazione?

La biorivitalizzazione, per le sue caratteristiche, non determina alcun rischio per la salute del paziente così come non sono noti effetti collaterali importanti. I piccoli arrossamenti e rigonfiamenti conseguenti alla tecnica si riassorbono generalmente nelle 2 ore successive al trattamento.
La biorivitalizzazione deve tuttavia essere evitata in gravidanza e allattamento, nei soggetti affetti da malattie autoimmuni, in presenza di infezioni cutanee in corso e allergie note ai componenti.

Per chi è indicata la biorivitalizzazione e quali zone corporee si possono trattare?

La biorivitalizzazione è un trattamento dedicato sia alle donne che agli uomini a partire dai 25 anni di età, in particolare a coloro che sono sottoposti a danni cronici da esposizione solare, fumo, smog, radicali liberi e agenti ossidanti.

Le zone corporee che possono essere trattate sono svariate, principalmente il viso ma anche il collo, il decolletè, il dorso delle mani, le cosce e il cuoio capelluto.

La biorivitalizzazione permette di ottenere risultati definitivi?

Come per la maggior parte dei trattamenti di medicina estetica il risultato, sebbene decisamente positivo, non è definitivo. Le sostanze iniettate vengono progressivamente riassorbite in modo naturale dal nostro organismo che, con il passare degli anni, non riesce da solo a sopperire alla loro carenza. Ecco perché per mantenere gli effetti è necessario ripetere il trattamento ogni 2 mesi, al fine di mantenere la corretta idratazione cutanea e stimolare la produzione di nuova elastina e collagene
Queste caratteristiche del trattamento hanno il vantaggio di far si che i risultati ottenuti siano assolutamente naturali e graduali, in assenza di qualsiasi effetto collaterale per il nostro organismo. Il corpo umano, infatti, produce già naturalmente le sostanze introdotte tramite biorivitalizzazione. Il trattamento diventa quindi un nutrimento periodico per la nostra pelle ed un supporto alla progressiva diminuzione di queste sostanze nel derma.

La biorivitalizzazione può essere associata ad altre tecniche di medicina estetica?

Certamente. La biorivitalizzazione si può associare ad altre procedure, al fine di aumentare la loro efficacia grazie ad una strategia di combinazione.

In particolare la biorivitalizzazione può essere associata alla radiofrequenza, al plasma ricco di piastrine (PRP), alla carbossiterapia, all’ossigenoterapia, al lipofilling, ai laser, al botulino, al filler e a tante altre tecniche di medicina estetica.

Dottor Nicolò Rivetti

Nicolò Rivetti si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Pavia nel 2011.

Successivamente ha conseguito la specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso la Clinica Dermatologica della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, in un percorso guidato da un’eccellente équipe medica, che gli ha permesso di approfondire lo studio di patologie dermatologiche complesse quali psoriasi, acne, vitiligine, melanoma, linfomi cutanei ecc.

Si occupa di dermatologia clinica e chirurgica, con particolare interesse per la tricologia e la dermatologia allergologica. Dal 2016 collabora con il dott. Piero Tesauro, chirurgo plastico di fama internazionale, specializzato in chirurgia della calvizie.

Esercita la sua attività a Vigevano, presso lo studio di via Gambolina 4, e lavora inoltre come libero professionista all’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano, allo Studio Tesauro di Milano e al Centro Medico Sant’Ambrogio di Casei Gerola (PV). È autore di diverse pubblicazioni indicizzate su PubMed e partecipa attivamente a numerosi congressi in qualità di relatore.

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